Karagioziliki ...

Calcio e menti nei canali. Roba impressionante. Ci sono molte risate con i "giornalisti" e il cappuccio che tengono, lo strumento per ottenere dichiarazioni scioccanti, per accaparrarsi esclusività barbare. Ti senti complesso come un bambino greco. Sono professionisti e danno la notizia con serietà, con austerità, con lo stile appropriato, così si fa. Non contaminano la merda. Parlando di licenze. Suggerimenti che non sono una perdita se non ascoltati. Non che non ci siano spettatori stupidi all'estero. Non piacciono allo stronzo, però.

Cioè, ti dicono, finché la partita viene trasmessa in televisione. Non c'è altro, se succede torneremo, in Grecia perché l'oratore non ha niente da dire, perché i "giornali" con le presunte statistiche sono finiti, chiede aiuto al "cronista". La squadra ha mangiato il gol, in modo che il collega potesse raccontarci come ha reagito l'allenatore. Apocalisse!!! L'allenatore non era contento. Né ha festeggiato il gol degli avversari. Le informazioni valide con il rapporto in diretta sul posto ci informano che l'allenatore era sconvolto. Per fortuna l'abbiamo imparato, inaspettato.

Trasmettere una partita europea in Grecia significa ridicolizzare l'evento. Karagioziliki, Per non avere niente da dire, perché non vedono nulla di ciò che gli spettatori stanno facendo il bagno, e per sbavare cose inutili. Mi dispiace per il "giornalista" cablato. L'altra persona gli urla durante il gioco per dirgli di un problema inesistente ed è come dirgli "Stai zitto e nuota". Dillo! Non smettere di dire, lascia che non abbia niente da dire. Dillo! Ha detto le stesse cose più e più volte. Dillo!

Cosa fare al professionista in difficoltà e inesperto con il tubo. Dice. Che nella prossima partita giocheremo bene, meglio, come ha rivelato il nazionale Didnidis. Quella soprattutto è la squadra, quest'altra bomba giornalistica, dell'internazionale Ethnoglou. Fine.

e-mail> freekick@tipsmaker.net