Karim... l'assassino!

Il modo in cui si muove in campo, questo comportamento di combattimento ritmico fino a quando una palla non gli si avvicina non caratterizza in alcun modo Karim Benzema come un assassino. Non lo qualifica come un attaccante estremamente necessario per ogni squadra e può cambiare il flusso del gioco con le sue prestazioni. Eppure, tutto quanto sopra e molto altro è il marcatore internazionale francese che ha preso per mano il Real Madrid e lo sta portando in sicurezza e con sicurezza alla conquista del 14° Campionato Europeo.

Che casino stava guardando, Manchester City - Real Madrid 4-3 Voglio dire. Non voglio che finisca, figlio mio. E vedere il City giocare a palla, creare occasioni, realizzare 1,2 e 3,4 gol ma venire o il Real Madrid con due fasi e mezzo e questa maledetta Benzema a segnare tre gol e ribaltare la partita se non a suo favore, almeno circa!

Penso nessuno non si aspettava quando Cristiano Ronaldo ha lasciato il Real, che la situazione della successione sarebbe stata così presto. Senza spendere nemmeno mezzo euro. Il successore del CR7 è stato trovato all'interno. Quando ne aveva bisogno e senza nemmeno farsi avanti, gridava semplicemente presente. E ha colmato il gap creato dalla sconfitta di Ronaldo in termini di pura statistica, i gol segnati dal portoghese. E Benzema è diventato negli ultimi due anni solo un buon attaccante che ha tenuto comodamente per anni il suo posto a Madrid, la pietra angolare del gioco del Real Madrid. Trasforma l'intero gioco della regina nella quintessenza del calcio, il gol. Obiettivo che, infatti, raggiunge in innumerevoli modi e senza nemmeno sudare. 

Ovviamente Benzema non è solo al Real Madrid. Ha sostenitori, in effetti alcuni dei migliori al mondo. E lui ha Vini junior, ha anche Montrich e Kroos e Alaba e Kazemiro e Kamvinga. Immagina, Marcelo è diventato la seconda scelta. Probabilmente il miglior ritorno estremo in Brasile dopo Roberto Carlos.

E Real in panchina Potrebbe non avere più Mourinho, ma Carlito Ancelotti ha una forte reputazione come allenatore amante dell'Europa. L'italiano ha sempre posto i trofei europei come primo gol. E quest'anno, senza tralasciare la caccia al titolo, alla permissività e al disagio a Barcellona dopo il medioevo, va a gonfie vele per il 14° Campionato Europeo al momento in quanto è di gran lunga primo e in campionato, a +14 dal secondo Siviglia e con una garanzia d'ora in poi il titolo di campione di Spagna!

Tutto questo arriva un anno prima del tentativo di ristabilire i "Galacticos" a Madrid. Una squadra come il Real Madrid non lascia mai un anno senza obiettivi per vincere titoli. Ma quest'anno è stata chiaramente una stagione di transizione. Il prossimo anno sembra già chiuso player di incalcolabile valore competitivo. Per i quali verranno spesi innumerevoli milioni. Si può immaginare la qualità agonistica di un club che avrà sia Killian Bape che Halland e il sano Azar e nella stessa situazione agonistica di quest'anno Vinny junior, Kazemiro e tutte le stelle del Real. E se viene confermata l'intenzione della dirigenza del Real di adottare un nuovo approccio al Manchester City e le proposte per acquisire Kevin de Bruyne, allora si capisce cosa hanno esattamente in mente di fare, lì al Bernabeu!

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