Giornalista Demek...

Il problema dei media a pagamento è grande, degli incorreggibili demek cronisti del piatto che fanno il bianconero e il grigioverde. Di bambini che lavorano per un soldo, o senza un soldo. Con solo un prezzo per migliaia di parole di paparologia, che non valgono non solo leggerle, ma nemmeno sputarci addosso, La facilità di farsi prendere dalle partite della squadra. Per avere voce in capitolo, gli sciocchi credono, nelle vicende del gruppo. Semplicemente perché trasmettono alla lettera, o quasi, ciò che viene loro trasmesso dall'ufficio relazioni pubbliche o dall'ufficio stampa della squadra.

Dipartimenti gestiti da altre persone infestate, che hanno attraversato la prova di essere semplicemente corrieri di comunicati stampa e spacciarsi per giornalisti. E il loro sogno è esattamente questo. Che siano loro a dirigere i dipartimenti di pubbliche relazioni o gli uffici stampa. E per lanciare pezzi secchi di cibo masticato, comunicati stampa a giovani giornalisti umili che a loro volta porteranno i propri comunicati stampa senza masticare. E si continua a dire. E parliamo e parliamo.

Perché il prologo? Ovviamente hai capito, soprattutto se sei un lettore attento e attento di questo particolare editoriale. Avete letto 1000 volte in queste pagine che il calcio greco, il campione dell'Olympiacos, il secondo classificato PAOK, addirittura il terzo e quarto, Aris e Panathinaikos che hanno mostrato esempi di scrittura decisamente migliori in queste prime partite, preparazione quella ufficiale, l'altra, rispetto alla media europea, sono solo squadre divertenti e il fatto che giochino nelle qualificazioni estive le si addice molto bene.

Soffitto per le squadre greche la terza qualificazione o i playoff di una qualsiasi delle tre competizioni. Probabilmente una qualsiasi delle due competizioni, Europa e Conference League. Perché per la Champions non si discute. Non fa giocare nessuna delle nostre squadre in un girone. Nemmeno per i playoff.

Giocattoli commercializzati per i leader. Divertenti trasferimenti di tre squadre che puntano a nuovi successi come Rivaldo e Gilberto Silva. Gestione ridicola del roster, tragica strategia di investimento e alla fine della giornata, i faps e le partite si succedono. Dal Maccabi Haifa oggi, dal Lefski, ai severki dell'anno scorso e dell'anno prima che ancora non atterravano mai gli eterei.

Con questa prospettiva, queste menti il ​​calcio greco non esisterà. E più velocemente verrà compreso da tutti, giocatori, agenti, tifosi, più il pubblico sarà contento, la sua media, i successi che gli vengono attribuiti. L'esclusione di un gruppo creativo dalla Scandinavia, l'ex blocco orientale.

E devi lavorare poi come Paese per costruirsi il proprio profilo calcistico nazionale se e quando si riesce a scappare da questa mediocrità, da questa fossa di incapaci che fanno del mondo una favola perché il boss gli dà una pacca sulla spalla.

Perfetto. E un trattino.

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