Super League 1

Il campionato è iniziato. Così diceva la vecchia serie del calcio, proprio nel momento in cui il sorteggio determinava l'ordine delle partite di tutte le squadre. Come accaduto ieri per il campionato 2019-20. Con il programma in mano, i malvagi davano ordini per la loro squadra e nel campionato nazionale i malvagi avevano la parola, solo i malvagi. Sapere quando e quale avversario dovranno affrontare. E dove e quando l'avversario probabilmente inciamperà sull'alfa o sul secondo campo. Quindi hanno ottenuto un "lavoro" subito dopo il sorteggio. Come riusciranno ad "aiutare" la propria squadra e come sarà costretto l'avversario in quello o nell'altro campo. Perché, in effetti, giocano molti "dettagli" che influenzano il risultato di una partita in un modo o nell'altro.

Oggi, senza che nulla sia cambiato nella sostanza, è opinione comune che non ci sia pareggio buono e cattivo, favorevole e sfortunato. Tutte le squadre giocheranno con tutte le squadre e non importa se affronteranno questo o quell'avversario, prima in casa e non fuori casa, a settembre o dicembre.

La preparazione è ormai scientificamente fatta, l'allenatore ha uno staff di esperti al suo fianco, il calciatore professionista è attento alla sua… vita notturna e si nutre di… integratori. La squadra, quindi, deve essere sul punto di essere pronta dal primo all'ultimo minuto per tutta la maratona e di escludere ogni possibilità di rendere competitiva una "pancia" in qualche fase del campionato.

Per la prima volta un campionato con 14 squadre, ma sempre con i noti… marcati capaci di alzare la coppa. L'anno scorso hanno iniziato tre favoriti, AEK, Olympiakos e PAOK. Ben presto il campione AEK ha esaurito le gomme e l'Olympiakos ha avuto carburante fino alla metà del secondo round. La prossima stagione, l'AEK non è considerato in grado di essere nominato favorito e PAOK e Olympiakos sono legalizzati per rivendicare il titolo.

Davvero, perché c'è un campionato in Grecia? Certamente non per una squadra da ottenere. Né per essere celebrato dai tifosi della squadra alfa e per sconvolgere gli altri. Il campione non ha valore se il campionato è un tampone, se gli arbitri modellano i risultati. Se i boss PAE parlano di setup e gang. Se i teppisti giocano al loro gioco. Se il governo è indifferente agli indicatori economici dell'industria del calcio e tratta il campionato in modo religioso, fanatico, ideologico, alle misure dei fanatici. Se i media servono più che mai l'atmosfera divisiva ed esplosiva nella lega ma la rivalità di indiani e cowboy.

Chi è serio sul sorteggio che ha avuto luogo ieri, quando gli arbitri stranieri vengono portati in Grecia e le competizioni si svolgono su stadi vuoti. O perché le persone non vanno o perché sono bandite dalla paura degli incidenti.

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